![Bracciante morì di caldo e fatica nei campi in Salento, chiesti 22 anni di carcere: “Fu schiavitù moderna, uno schiaffo alla civiltà” Bracciante morì di caldo e fatica nei campi in Salento, chiesti 22 anni di carcere: “Fu schiavitù moderna, uno schiaffo alla civiltà”](https://i2.wp.com/www.repstatic.it/content/localirep/img/rep-bari/2022/10/13/141944793-d36242f7-2d57-400b-8dcb-7c2f48fc0efe.jpg?w=1200&resize=1200,0&ssl=1)
LECCE – Schiavitù moderna, uno schiaffo alla civiltà, una mortificazione della persona umana. Così Procura e parti civili hanno definito la morte del bracciante sudanese Mohamed Abdullah. Aveva 47 anni ed era arrivato in Italia lasciando moglie e figli nel suo paese d’origine. Come tanti suoi connazionali si era trasferito in una delle tendopoli allestite per la stagione estiva alle porte di Nardò e ogni giorno raccoglieva pomodori “per dieci/dodici ore al giorno per un compenso giornaliero di 50 euro sproporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto”.
[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2022-10-13 12:20:57 ,bari.repubblica.it